Ricominciamo a dare un senso alle parole ed alla politica!
Il primo Post di http://www.pdmanerbio.blogspot.com/ è volutamente dedicato al Senatore Guido Galperti per il lavoro svolto e perchè a Nostro avviso rappresenta un ottimo esempio di chi ha lavorato per anni:
“Nel Territorio Per il Territorio”
Non sono affatto dispiaciuto che l’amico Dionigi Guindani subentri per circa un anno e mezzo nel mio ruolo di Consigliere in Regione Lombardia, avendo io optato per il seggio in Senato. - Mi preme innanzitutto osservare la generale ed ovvia consapevolezza che qualora questa ipotesi, più possibile che probabile, si fosse verificata avrebbe potuto favorire il sorgere di una opportunità politica. In particolare voglio ricordare: - 1. Guindani è stato eletto nella lista dell’Ulivo in terza posizione con circa 5.000 preferenze, dopo il sottoscritto e dopo l’amico Arturo Squassina, oggi nella Sinistra Democratica, concorrendo con lo SDI ed suoi candidati in tutte le province lombarde all’elezione in Regione di tutti i Consiglieri oggi aderenti al Pd ed alla buona, seppur non vittoriosa, affermazione di Sarfatti (oltre il 42%). Proprio per questo, seppur lo SDI non elesse nessun Consigliere gli fu garantita, con il gruppo Uniti nell’Ulivo, una minima struttura politica ed organizzativa al Pirellone, dove peraltro i socialisti, prima di convergere nell’Ulivo, hanno sempre avuto una loro rappresentanza (gli ultimi Biscardini e Luraghi); - 2. Nel 2005 lo SDI era tra i soggetti fondatori dell’Ulivo - verso il Partito Democratico ed ha partecipato al Governo Prodi restando fedele alleato del centrosinistra fino all’ultimo atto del Governo stesso; - 3. Prima delle ultime elezioni politiche il Segretario Veltroni ha più volte, su richiesta unanime della Direzione nazionale, chiesto al Segretario dello SDI Boselli di entrare nelle liste e nel Partito del PD riprendendo il cammino interrottosi nel 2006 per la decisione della Margherita di andare nella quota proporzionale con il proprio simbolo (ovviamente prima della modifica della legge elettorale). Mi pare che in tale richiesta si possa leggere un desiderio chiaro di ripresa del dialogo e del confronto nonché il riconoscimento di una forte omogeneità politica e programmatica; - 4. Dionigi Guindani ha fatto parte per dieci anni delle Giunte Corsini ricevendo dallo stesso pubblici apprezzamenti e ripetute riconferme. Tale fiducia a questa componente politica è stata poi nuovamente e palesemente esplicitata (con già in campo la candidatura a Sindaco di Laura Castelletti e Guindani suo capolista! ) con il rinnovo di Ettore Fermi alla presidenza di Brescia Mobilità nonché con la nomina, in quota SDI, di Pierfrancesco Cuter nel Comitato di sorveglianza di A2A. Tralascio le altre, seppur significative nomine. Non mi pare di avere letto ne proteste ne dissociazioni da parte di alcuno del PD sia fuori che dentro la Loggia; - 5. Laura Castelletti, sempre dello SDI bresciano, è stata prima lodata per la sua candidatura «coraggiosa» a Sindaco di Brescia e poi a lungo insistentemente corteggiata dal PD cittadino affinché ritirasse la candidatura stessa ed accettare in ticket con Del Bono l’investitura a Vice Sindaco della città. Se ne desume quindi che se i socialisti sono utili per vincere le elezioni vanno tutelati e premiati, se invece questo non accade o, peggio ancora, rivendicano un ruolo di proposta o guida all’interno del centrosinistra allora vanno demoliti, secondo la miglior tradizione internazionalista, più o meno europea, dal Congresso di Livorno in poi. La stessa sorte, nel Pd, parrebbe essere riservata ora, finita la sbornia delle primarie, a quei cattolici popolari ed a quell’associazionismo civico che non s’acconciano al ruolo di mosche cocchiere, non accontentandosi del posto loro assegnato sul carro, anzi sul pullman, ovvero in fondo e senza disturbare ne guidatori ne navigatori ne manovratori; - 6. La Castelletti comunque prende quasi il 7% sottraendolo in buona parte al PD che passa nello stesso giorno dal 33% delle politiche al 26% delle Comunali. Esiste forse la possibilità che vi sia un elettorato significativo laico, liberale, socialista interessato alla costruzione ed al rilancio del PD bresciano? Pensiamo di interloquire con qualche iniziativa politica, oppure riteniamo che anche se questo elettorato se ne va pazienza perché meno siamo meglio stiamo? - 7. Si dice che il PD sia al 33% ed in verità la media è quella. Solo che a Bologna siamo al 49% e nel collegio provinciale di Orzinuovi al 19%! (proiezione politiche 2008 su collegi provinciali). In Lombardia siamo al 28% e nella nostra circoscrizione pedemontana al 24%. Per le amministrative e per le provinciali del 2009 con chi pensiamo di allearci e come pensiamo di allargare il Partito Democratico per evitare che i ballottaggi siano tra PDL e Lega? Con chi coltiveremo in Regione Lombardia nel 2010 la nostra «vocazione maggioritaria» trasformando il 28% se non in una vittoria in una buona affermazione che faccia almeno intravedere il non disdicevole 42% di Riccardo Sarfatti? - Ed ancora, dato che certo al centro non abbiamo sfondato, come pensiamo di riprendere il dialogo con il mondo cattolico, con l’Udc, con la Rosa Bianca, con i movimenti civici (come quello di Francesco Onofri), che comunque anche a Brescia hanno dato segni di vitalità, seppur dentro la non facile congiuntura dell’election day? E a sinistra i rapporti, nonché le verifiche, verso una rinnovata parte politica, espressione del mondo del lavoro e delle istanze popolari, possono dirsi davvero preclusi? Mi sembra che queste preoccupazioni stiano dentro il dibattito nazionale e che autorevoli esponenti come D’Alema e Bersani le abbiano, certo meglio di me, poste all’attenzione generale; - 8. Abbiamo davanti a noi problemi politici seri e che richiedono risposte adeguate per trasformarli in opportunità di rilancio e di crescita. Per affrontarli non serve un Partito impegnato in regolamenti di conti ed in faide interne dove l’unità di azione e di conduzione viene minata e non viene tenuta nella dovuta considerazione. A meno che alla «nuova stagione» del dialogo con il centrodestra non corrisponda il tiro a segno nei confronti dei compagni di partito. In tal caso farò le mie valutazioni; - 9. Mi limito però a ricordare il non trascurabile particolare che la mia candidatura, come quella di tanti ma non di tutti, è stata approvata dalla Direzione nazionale su proposta del Segretario nazionale, sentito il parere unanime della Segreteria regionale nonché l’indicazione del territorio, laddove agli atti della Direzione provinciale non risulta alcuna contrarietà, - 10. Faccio infine osservare a tal proposito che ero assai favorevole alla convocazione di una assemblea provinciale prima delle elezioni immaginando che in quella sede si potessero svolgere le «primariette» per la scelta dei candidati al Parlamento. Credo che l’on. Pierangelo Ferrari, anche lui favorevole, ricordi la conversazione avvenuta a tal proposito. - Così la pensava anche il Segretario provinciale Ferraglio a cui però fu chiesto, anche autorevolmente, il rinvio. Per conferma basta chiedere al Segretario regionale Martina che ricevette dall’On. Del Bono tale richiesta per la circostanza della campagna elettorale cittadina che andava ad aprirsi. Questione anche questa che si riconoscerà non priva di fondamento. Ferraglio avrebbe potuto pensare che i motivi fossero altri. Ma non l’ha pensato ed ha proceduto al posticipo. Vedremo presto se c’ha azzeccato. - Come si vede nessuna oscura trama dietrologica ma soltanto scelte effettuate in buona fede sperando di operare nel migliore modo possibile con la consapevolezza però della non infallibilità della natura umana che può determinare anche possibili, eventuali, errori.Sen. GUIDO GALPERTI